giovedì 31 maggio 2012

profumi e balocchi

Mia mamma non si è mai truccata. E nemmeno le mamme delle mie compagne e amiche. Negli anni 50, probabilmente, il maquillage era considerato qualcosa per le attrici o le persone di spettacolo, che "non avevano niente da fare".....Non proprio una cosa peccaminosa, ma, insomma, uno sfizio eccentrico! Però ciprie e profumi non erano disdegnati. La pubblicità dell'epoca è bellissima e, guardandola, tornano alla mente profumi dimenticati....



la lavanda




la violetta



                                                                         

il pino silvestre


Qualche volta sono stata a Grasse, in Costa Azzurra, a visitare la profumeria-museo Fragonard dove si possono provare e comperare decine di tipi di profumo, anche quelli che copiano i più famosi, ma, soprattutto, dove è possibile ammirare una collezione stupenda di boccette da profumo antiche e le loro etichette.
Mi dispiace di non avere mai fatto fotografie per mostrarvele e di non essere stata  capace di troverne su internet, dove ho reperito solo qualcosa, quasi tutto della Paglieri...








                                                                                








Come sono lontane, queste pubblicità, da quelle odierne!! Avete mai visto gli spot dei profumi in tv???Così lontani dalla realtà quotidiana, che ti chiedi se sono pubblicità per marziani! Sono assurdi e, secondo me, sconfinano nel ridicolo. Queste immagini, invece, sono serene, fresche, rassicuranti.

Sarebbe una bella collezione quella dei boccettini di profumo, ma io non amo troppo le varie fragranze: mi fanno venire il mal di testa e quindi da una vita uso sempre lo stesso profumo..quello che usava mia nonna e che usava anche la bellissima Marylin. Così posso dire di avere con lei qualcosa in comune!! Eccolo:


Chanel n. 5, che ha compiuto l'anno scorso i 90 anni, cosa insolita per un profumo....
Ecco cosa leggo su


Dove si dovrebbe mettere il profumo? Ovunque si voglia essere baciata” così affermava madame Coco Chanel, ogni volta che le si chiedevano consigli per un profumo. E’ stata proprio la passione per la moda e il buongusto a indurre nel 1921, la famosa stilista francese a creare la sua prima fragranza femminile.
“Non voglio rose o mughetti, voglio che sia una composizione di più cose” questa era l’idea innovativa di Chanel, lei voleva rompere ogni schema, immaginava la sua fragranza per una donna nuova, moderna che voleva allontanarsi dallo stereotipo, che prevedeva che la donna dovesse profumare di rosa.
Fu così che venne commissionato al profumista Ernest Beaux la creazione di ben sei fragranze e Chanel decise, che quella che l’aggradava di più di tutte era appunto la N°5. Tra l’altro le varie leggende raccontano che la stilista abbia scelto questo nome per due motivi fondamentali, il primo perché il numero 5 era il suo preferito nonché portafortuna e il secondo, perchè venne lanciato sul mercato nel mese di maggio del 1921.
Era la prima volta che veniva creato un profumo “artificiale“, vale a dire con aldeidi e sostanze sintetiche , con più di 80 note olfattive spaziando dall’effluvio di ylang ylang, rosa di maggio, gelsomino di Grasse, insomma un mix unico e geniale nel suo genere

2 commenti:

  1. Alcuni li ricordo sulla toiletta di mia madre ...
    Com'è bello condividere gli stessi ricordi e lo stesso 'sentire ' ogni volta che passeggio nel blog

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    1. parliamo di profumi? ebbene io colleziono "mignon" da quando avevo 13 anni e ancora continuo.E' una bella passione, profumata e piacevole. Bello bello condividere anche questo...con le amiche del blog

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