venerdì 22 febbraio 2013

The artist

Era da un po'che sentivo parlare bene di questo film, ma non avevo mai voglia di mettermi a guardare una storia vecchia e raccontata in modo antico. Pensavo fosse banale e anche un po' noioso.
 Poi  in un pomeriggio di "niente da fare" e di zapping televisivo, ci sono caduta dentro e....MENO MALE!!! Mi è piaciuto moltissimo!!




 
Ecco una recensione trovata su:
www.mymovies.it/film/2011/theartist/pubblico/?id=617416
Con un film muto all'interno di un film altrettanto muto inizia The Artist, storia di un artista del cinema di quel periodo che all'apice del successo cade rapidamente in disgrazia per l'avvento del sonoro. E storia di una giovane attrice, i cui esordi si intrecciano brevemente, ma emotivamente in modo intenso, con quelli del protagonista, e che parallelamente ascende invece all'olimpo come nuova stella del cinema. Il tutto immerso in quegli anni bui che furono anche quelli della grande crisi del 1929, e che certo di questo periodo trovano una triste e forse non del tutto involontaria eco. 
Film molto bello per vari motivi. Intanto per l'intelligenza con cui è stato pensato e progettato: per accattivarsi la benevolenza del potenziale critico spettatore, "costretto" a vedersi un film in bianco e nero e per di più muto, parte con un avvio sfavillante! La simpatia assolutamente innegabile trasmessa dal volto del protagonista, di una bravura assoluta,





 le gags del suo cane, altrettanto delizioso e straordinario "interprete" del film,



la freschezza e spontaneità del bellissimo volto dell'altrettanto brava co-protagonista, fanno rapidamente dimenticare che si sta guardando una storia senza parole e senza colori. Questo film è quindi per certi versi già una dimostrazione che a condizione di narrare bene le cose, i colori e i suoni vengono automaticamente aggiunti dal cervello dello spettatore! 






Poi anche per aver affiancato ai protagonisti attori notissimi e del calibro di John Goodman e James Cromwell, che con la loro esperienza pluridecennale si imprimono con altrettanta forza nella mente dello spettatore, risultando solo in parte "secondari interpreti" di questo bellissimo cast e aggiungendo anzi autorevolezza al film nel suo complesso. Ancora, ben più che degne di nota sono alcune idee assolutamente brillanti, come il sogno "in sonoro", le bocche parlanti intorno al volto del protagonista in crisi e molte altre ancora, realizzate con immagini davvero suggestive e spesso accompagnate da una colonna sonora scelta con molto gusto. 



 Infine per la freschezza della storia nel suo insieme, che certo non manca anche di spunti talvolta tragici, ma in cui non sembra mai mancare una speranza sotterranea. Una storia d'amore e di solidarietà in fondo classica e senza tempo, così come classiche e senza tempo sono spesso la maggior parte delle grandi storie d'amore letterarie e musicali di tutte le epoche. Il film ripropone temi conosciuti, ma lo fa con l'inventiva, il coraggio e soprattutto la genialità di un regista che sa bene che tutto in fondo è già stato detto, ma che cambiare il semplice modo di dirlo costituisce l'essenza della vera storia dell'arte di tutti i tempi. Un film assolutamente da vedere e da rivedere.


I premi, infatti, non gli sono mancati.



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