lunedì 13 luglio 2015

Ragazze pon pon e non solo...

Forse perchè non fanno parte della nostra tradizione o forse perchè non me ne sono mai veramente interessata, fatto sta che ho sempre pensato erroneamente che ragazze pon pon, majorettes e cheerleaders fossero la stessa cosa. Niente di grave, intendendiamoci, e il fatto di aver imparato a distinguerle non cambierà certo la mia vita... ma sia che si tratti di piccole o grandi cose, saperne qualcosa in più non guasta.

Innanzi tutto cosa si intende per ponpon o pompon?

Secondo il dizionario si tratta di un sostantivo maschile francese (in origine, voce infantile) che indica fiocco, nappa di lana, di seta o altro, usati come guarnizioni di berretti o abiti e , nell'arredamento, come finitura di cordoni, passamanerie e simili.

E fin qui siamo nel solco della nostra tradizione...ma che c'azzecca con le ragazze ponpon?

Ma certo.. al di là dell'oceano, nel nuovo mondo, un ponpon può essere una decorazione voluminosa fatta di fili spettinati di plastica colorata, possibilmente vistosa, specialmente quando la si agita. Almeno questo è quello che vediamo nei film e telefilm che ci mostrano frotte di ragazze giovani e carine, in calzoncini corti o minigonna, che agitano i loro ponpon ai bordi di un campo sportivo per sostenere la squadra del cuore.




Se invece si parla di Majorettes le cose cambiano....
La Majorette è una ragazza che pratica una disciplina di sport e spettacolo, ma , attenzione, non è una figura singola. Secondo il Regolamento della Federazione Italiana Gruppi Majorettes, le majorettes si esibiscono all'interno di un gruppo regolare che deve essere composto da almeno 12 elementi (dai 6 ai 30 anni) e sfilano sempre insieme alla propria banda musicale.



L'attrezzo principalmente usato dalle Majorettes è il bastone,un'asta metallica a sezione circolare di lunghezza variabile tra i 50 e i 75 cm.
La tecnica delle majorettes va di pari passo con le basi del Twirling, sport nato nelle Isole Samoa nell'Oceano Pacifico. Il termine inglese twirl significa roteare, rifetito al movimento del bastone che deve essere coordinato con quello del corpo.
 


La storia delle majorettes parte dagli Stati Uniti d'America, dagli anni venti, dove, davati ai musicisti delle bande musicali, si esibiva un mazziere, che manovrava un bastone lungo più di 80 cm.Col tempo le mazze divennero più leggere e maneggevoli ,così negli anni trenta nacquero le majorettes a scopo folkloristico.
Gradualmente però il perfezionamento della tecnica e l'adozione di nuove coreografie, trasformarono la funzione originaria di puro intrattenimento in una vera e propria disciplina sportiva riconosciuta come tale a livello internazionale.



Cheerleading è un termine che indica uno sport che combina coreografie composte da elementi di ginnastica, danza e acrobazia, per concorrere a gare specifiche (in tal caso l'atleta,maschio o femmina, si chiama cheerleader) oppure per incoraggiare sul campo di gioco le squadre prima,durante e dopo competizioni sportive e partite (in questo caso l'atleta si chiama dance breaket)




Il cheerleading oggi è uno degli sport più praticati negli Stati Uniti.

Le prime manifestazioni di cheerleading si ebbero verso la fine del 1880, quando durante una partita di football americano il pubblico incominciò  cantare per incitare la propria squadra.
Verso la fine del secolo uno studente ,Johnny Campbell, pensò di "dirigere" il coro di incitamento del pubblico e poco dopo si formarono i primi gruppi organizzati di studenti maschi che si incaricavano di sostenere il tifo.
Alle donne fu permesso di partecipare a questi gruppi solo a partire dal 1923. Oggi la situazione è completamente ribaltata.

Praticare il cheerleading comporta il possesso di forza fisica, elasticità e resistenza nei muscoli e nei movimenti, oltre a capacità di coordinamento.

Detto questo mi piace pensare al significato del nome di questa disciplina che è portare allegria.
E allora lasciamo da parte differenze e affinità tra ragazze ponpon, majorettes e cheerleaders e godiamoci la ventata di energia, allegria, armonia e grazia che queste ragazze sono in grado di regalare.

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