venerdì 23 ottobre 2015

Il marrone

Un altro colore che, come il grigio, ha la fama di essere triste è il marrone. Ma come il grigio, anche il marrone è, a mio parere, ricco di potenzialità, fascino ed eleganza. Non è triste e si abbina molto bene con tantissimi colori.
Tanto per incominciare diciamo che Il marrone è composto dalla miscela dei tre colori primari: giallo, rosso, blu in quantità variabili e che quindi la gamma di sfumature che si possono ottenere è molto estesa e dà vita ad una gran quantità di nouances dal beige chiaro ,attraverso il daino, il cachi, l'ocra, il castoro, il bronzo, il terra di Siena, il ruggine, il seppia, il castagna, fino al marrone scuro, quasi nero.

Da:http://www.stampareblog.it/2013/04/15/il-significato-dei-colori-il-marrone/

Marrone come la terra, le castagne e il caffè tostato. È il colore dell'artigianato e della natura.
Il marrone deve il nome al vocabolo “marro-onis”, utilizzato nel latino medievale per indicare un “grosso sasso” ma “marrone” identifica anche una varietà di castagne piuttosto grandi: c’è un legame sicuramente molto stretto tra questo frutto e il colore che lo contraddistingue.













È il colore della terra, del corpo e regressione. Nasce dalla fusione tra rosso e giallo, ma qui vengono mitigati sia l’aggressività del rosso che lo slancio vitale del giallo: nel marrone c’è una vitalità passiva, legata all’indifferenza, intesa come equilibrio tra corpo e mente, alle necessità e ai rifiuti. Chi sceglie questo colore è una persona che cerca situazioni stabili e che è legata alle sensazioni del corpo, di benessere fisico e sessuale: inoltre è una persona equilibrata e con una capacità spontanea di soddisfazione dei propri bisogni. È attirato, infatti, dai piaceri fisici e si tiene lontano dallo sconforto, dall’insicurezza, ma anche dai conflitti più difficili. Solitamente il marrone non viene considerato molto come colore, però è molto utilizzato quando si sente la necessità di rassicurazione e calma rigenerante, quando si soffre una mancanza di stabilità e sicurezza. È il colore di chi se ne va dalla patria, degli immigrati che hanno costante bisogno di un focolare e delle sicurezze che solo la famiglia sa dare, di ritrovare la sicurezza e il calore della propria famiglia e della propria razza.



 Può capitare che ci sia un vero e proprio rifiuto per questo colore: questa repulsione, da un lato, individua una certa repressione sia dei propri stimoli e bisogni e, dall’altra, sottolinea un momento di vulnerabilità e debolezza, a volte vera e propria depressione.






Da:http://www.brand-identikit.it/it/Brand_Colors/marrone.html

È il colore dell’humus, della terra fertile, del tronco degli alberi, ma significa anche morte spirituale (le camicie brune), rinuncia al mondo (monaci). È il colore conservatore per definizione: significa tradizione, sicurezza, amore per le proprie origini, prudenza, pazienza e tenacia. Lo cerca chi desidera la tranquillità della casa, rapporti affettivi stabili e sicuri e un partner che ami le stesse cose. Ottenuto dalla combinazione del rosso, del giallo e del nero, il colore marrone è simbolo di soddisfazione e armonia a livello fisico: è il risultato della vitalità del colore rosso purificata dalla consapevolezza del giallo e questa unione attenua il senso di ribellione espresso invece dal colore nero. Esprime quindi emotività e sensualità, così come equilibrio, buona salute e bisogno di soddisfazioni sensuali. 











Sensualissime queste immagini dove il marrone impera!!
Colore negativo? Nooo! Anche nella moda ha la sua importanza. più morbido del nero, sta bene a bionde e more; si può scegliere una delle  sue infinite varietà e renderla adatta ad ogni occasione.


















E per finire, da http://dizionari.corriere.it/dizionario-si-dice/M/marrone.shtml, una piccola curiosità, una cosa che non sapevo:
  • Si deve dire guanti marrone oppure guanti marroni?
  • L’uso al plurale di marrone, inteso come colore, è molto comune (“guanti marroni”, “stoffe marroni”), ma non è corretto. Dovremmo dire guanti marrone, abito marrone, scarpe marrone. Perché? Perché marrone non è aggettivo come verde, giallo, rosso, azzurro, celeste eccetera, che richiedono, ovviamente, l’accordo nel genere e nel numero col sostantivo da cui dipendono: veste azzurra, calze rosse, libri gialli, prati verdi. Marrone è sostantivo, per l’esattezza è il nome di un frutto, e segue la stessa legge dei sostantivi, come rosa, ciliegia, ciclamino, viola, arancio, cenere, corallo, seppia, ocra e altri, quando ci servono per indicare un colore. Nessuno direbbe “vesti rose”, “capelli ceneri”, “seta coralla”, ma sempre e soltanto “vesti rosa”, “capelli cenere” “seta corallo”; si costruisce cioè, mentalmente, una frase ellittica che per esteso suonerebbe così: “vesti del colore della rosa”, “capelli del colore della cenere”, “seta del colore del corallo”. Di conseguenza diremo guanti marrone, cioè “guanti del colore del marrone”.
  • Per capire ancora meglio, osserviamo questa differenza: calze rosse, ma calze rosso fuoco. Nel primo caso, per indicare il colore abbiamo usato l’aggettivo rosso, ovviamente al femminile plurale; nel secondo caso abbiamo usato il sostantivo fuoco, al quale si riferisce l’aggettivo rosso, come se dicessimo “calze del colore del fuoco rosso”.





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