martedì 15 dicembre 2015

Avvento in Alsazia, tra luci, mercatini e profumi 2

Anche la domenica ci regala un cielo azzurro. Mentre raggiungiamo Strasburgo in auto, solo una leggera nebbiolina si distende sui campi arati e intorno  alle viti addormentate, per poi dissolversi completamente. 
Da principio la città sembra ancora addormentata, proprio come succede in genere la domenica, ma più ci avviciniamo al centro, più si anima.
Lasciamo l'auto in un garage perchè per motivi di sicurezza, visti i recenti attentati terroristici, nel centro storico è consentito entrare solo a piedi. 
Ci dà il benvenuto in Place Kléber il tradizionale grande albero di Natale alto più di 30 metri.








L'Alsazia vanta un'antichissima tradizione per l'albero di Natale.
Alla Biblioteca Umanistica di Sélestat, tra libri antichi e libri di magia, si trova la prima indicazione di vendita di abeti del 1521.
In origine l'abete, chiamato re delle foreste, rappresentava l'albero del Paradiso, ornato con mele rosse che ricordavano il frutto della tentazione. Dalla fine del XVI secolo si cominciarono ad aggiungere rose e altri fiori di carta colorata, poi tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo si aggiunsero noci dorate e argentate e ostie, sostituite gradualmente da dolcetti di pan di zucchero e pasta di mandorle.
All'inizio del secolo scorso i mastri vetrai iniziarono a creare mele e noci di vetro soffiato, dando inizio così alla versione attuale degli addobbi di Natale.







 






Anche a Strasburgo ci sono diversi mercatini; iniziamo a visitare il più antico che ci dicono essere il più rappresentativo.
Il Christkindelmarik è il mercatino di Natale più antico in Francia e viene allestito ogni anno a partire dal 1570.
Curiose le origini di questo mercatino: a Strasburgo era consuetudine allestire un mercatino in occasione della festa di S.Nicola che, il 6 dicembre, dopo aver fatto provviste tra le bancarelle, dispensava  doni ai bambini buoni. Ma ai protestanti, questo ruolo di benefattore non era gradito, e così il mercatino di S.Nicola fu sostituito dal Christkindelmarik, dal mercatino cioè di Gesù Bambino, l'unico deputato alla distribuzione dei doni.





























A pochi isolati di distanza ci troviamo davanti alla stupenda cattedrale gotica, alta 142 m.
Costruita tra il 1015 e il 1439 in pietra arenaria dei Vosgi, è dedicata alla Vergine Maria ed è una delle più belle cattedrali gotiche in Europa.
















Oggi c'è una gran folla nella piazza: c'è chi sta in coda per visitare l'interno della cattedrale, chi gira tra le bancarelle del mercatino,  i più stanno con il naso all'insù a guardare le decorazione sulle facciate delle case, davvero molto particolari.























Dopo aver pranzato in un ristorante tipico, ci dirigiamo verso il quartiere chiamato Petite France, che è la parte di Strasburgo che a me piace di più, con le viuzze strette e le case a graticcio che si specchiano nell'acqua.

































Si sta facendo buio e la città si illumina. Abbiamo scarpinato per chilometri e ci rimane ancora qualche briciola di energia, quanto basta per arrivare al parcheggio.
Sulla strada che ci riporterà in albergo c'è una fila ininterrotta di lucette rose che scivolano silenziose nel buio della campagna. Incrociamo altre strade, altre interminabili file di lucette rosse. E' domenica sera e tutti stanno tornando a casa.

A chi ci dovesse guardare dal cielo, anche noi forse potremmo sembrare l'addobbo luminoso di un enorme albero di Natale.

2 commenti:

  1. Bellissima gita !!!
    Ciao Mianna ....buon Natale, un grande abbraccio!
    Patty

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    1. Un grande abbraccio anche da parte mia e l'augurio di un anno pieno di cose belle.

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