martedì 11 ottobre 2016

Il kilt

Parlando del tartan scozzese, Mianna, qui: http://ilclandimariapia.blogspot.it/2013/07/right-from-scotland.html, ha parlato brevemente anche del kilt.

Il kilt è un indumento maschile che consiste in un pezzo di stoffa arrotolato intorno alla vita (simile alla gonna femminile) ed allacciato. Anticamente il kilt era realizzato con un pezzo di stoffa lungo abbastanza da essere poi appoggiato sulla spalla (dopo essere stato arrotolato intorno alla vita.




Il kilt, come lo conosciamo noi, è stato inventato da Thomas Rawlinson, un imprenditore della Germania (proprietario di fornaci per la fusione del minerale di ferro) quacchero inglese del '700, che, trasferitosi nelle Highlands ed avendone appreso la cultura, operò una grande azione commerciale e inventò una tradizione. Nei primi anni trenta del '700, osservando gli operai che abbattevano gli alberi per fornire la legna alla sua fornace di Inverness, ebbe l'intuizione di semplificare l'abbigliamento per renderlo meno ingombrante. Gli abitanti meno abbienti infatti portavano allora un lungo plaid, mantello di stoffa grezza e di basso costo, che copriva l'intero corpo (indumento utile anche a fungere da coperta) e che veniva stretto in cintura formando così una specie di gonna, il che rendeva più agevole la marcia nella brughiera. Rawlinson inventò l'attuale gonnellino, staccato dal plaid. Il kilt, quindi, va considerato un abbigliamento "moderno" che il movimento romantico impose come segno di "antichità". 
Benché oggi nel mondo occidentale la gonna sia indumento tipicamente femminile, nel passato non è stato così almeno fino al tempo degli antichi romani. È invece fra gli abitanti del nord Europa che i calzoni erano tipici, per l'ovvia loro necessità di adeguarsi alle rigide temperature dei propri paesi. Curiosamente fra gli abitanti delle regioni settentrionali si annoverano i Celti, i cui discendenti oggi tanto fieramente sfoggiano il kilt.





Nel 1746 il kilt venne messo fuori legge ma fu reintrodotto nel 1782 con l'abolizione del Dress Act, cioè le norme relative all'abbigliamento. Dal 1822 divenne il capo d'abbigliamento ufficiale della Scozia su decisione del Re George IV, quindi non più solo gli abitanti della regione delle Highlands, bensì tutti gli scozzesi, cominciarono a indossare la gonna con le pieghe libere tenute unite all'altezza della vita, sia negli eventi ufficiali di stato che in quelli comuni come i matrimoni.







Il cinema ha visto uomini in kilt che ci sono rimasti nel cuore. Rob Roy, Highlander, Braveheart, Outlander, 007....












Howie Nicholsby viene da una famiglia scozzese che realizza kilt da generazioni e che, come vuole ormai la tradizione, vengono portati durante le feste tradizionali e le cerimonie formali, come i matrimoni. Nel 1996 Nicholsby ha aperto 21st Century Kilts, un’azienda che produce kilt innovativi pensati per essere indossati come un qualsiasi indumento nella vita di tutti i giorni. Per questo non riproducono solo le tipiche fantasie tartan dei kilt, quelle che indicano il clan di appartenenza di ogni famiglia, ma sono fatti in materiali più moderni, come denim e pelle, con stampe camouflage o decorazioni dorate, apprezzati tra gli altri dall’attore Vin Diesel, il musicista Lenny Kravitz e il fotografo Mario Testino. Quasi tutti vengono confezionati su misura per il cliente: Nicholsby riceve nel suo negozio a Edimburgo, e dalle sei alle otto settimane dopo il kilt è pronto.







e che dire del kilt femminile? un classico che sta bene a tutte le figure, non passa mai di moda e dà comunque un tocco di classe


















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