mercoledì 11 gennaio 2017

In cerca di borghi.

Che il nostro bel paese sia ricco di città e di monumenti che tutto il mondo ci invidia è cosa nota. Tuttavia la condivisione di tanta bellezza con le migliaia di turisti stranieri che in ogni stagione affollano le mete più gettonate del nostro paese, me le fa sentire in un certo senso un po' meno nostre, un po' meno mie.
Valutazione del tutto egoistica e irrazionale, me ne rendo conto, soprattutto in netto contrasto con lo spirito con cui l'Unesco cerca di promuovere, a ragione, l'idea di  patrimonio dell'Umanità.
 
Forse per le ragioni ,o meglio , per i sentimenti accennati sopra, mi sento particolarmente attratta da quei borghi antichi che, un po' lungo tutta la penisola, sono nati  sui fianchi o in cima a una montagna.
Anche se è probabile che, alla mia età e con il tempo che mi resta, non potrò materialmente aggirarmi per i loro vicoli e arrampicarmi sulle loro torri, mi piace conoscerli per nome, saper della loro storia , leggere delle loro leggende o delle loro peculiarità.
 
Già quando ero ragazza e trascorrevo un paio di settimane al mare in Liguria, mi piaceva esplorare con gli amici l'entroterra , proprio per scoprire queste realtà , o in alternativa, le grotte presenti in gran numero sul territorio.
 
Solo ora però leggo del paese di Triora, nell'entroterra di Imperia, noto anche come paese delle streghe.....

 
 
 
 
Secondo alcuni storici locali il borgo ebbe origine già in epoca romana dalla tribù dei Liguri Montani che si sottomisero poi all'Impero Romano. Dopo la sua dissoluzione però nel territorio prevalsero i signorotti locali che si contendevano il potere spesso con quelli del  territorio piemontese limitrofo.
 
 Il paese , che conta 355 abitanti, sorge su un costone roccioso nella verde Valle Argentina a poco meno di 800m. di altezza, in posizione soleggiata.
 
Il borgo, con le sue mura, le viuzze , i carrugi,e i ruderi del castello costruito dai genovesi nel Duecento, ha un'impronta decisamente medievale, ma nella sua storia ha conosciuto anche periodi di miseria, povertà e ignoranza.
 
 
 
 
 
 














 
 
 
E proprio al periodo più buio della sua storia risale la vicenda che ha fatto di questo paese il paese delle streghe:
 
Verso la fine del XVI secolo, in piena Controriforma, 20 donne furono catturate e torturate a morte con l'accusa di stregoneria.
A seguito dell'ignoranza e della superstizione infatti, le poverette erano state ritenute responsabili della povertà e della fame che affliggevano il paese.
 
Un episodio che non fa onore agli abitanti del paese di allora, ma che le nuove generazioni cercano di trasformare in occasione di divertimento ,  svago  e benvenuto, con il monumento costruito in omaggio alle vittime innocenti.
 
 
Halloween è sicuramente l'occasione migliore per organizzare simpatici "raduni", ma anche durante l'anno i turisti vengono a Triora per gustare i suoi tesori , non ultimo , il pane.




Un tempo il pane veniva cotto su foglie di castagno in un unico forno, per tutte le famiglie, una volta alla settimana e ancora oggi viene rispettata l'antica usanza.

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