giovedì 26 gennaio 2017

Le cartoline "viaggiate"


Ho sentito chiamarle in questo modo per la prima volta solo qualche settimana fa da mio figlio Massimiliano, che occasionalmente con un amico pratica la vendita on-line di cose vecchie, cose usate, e devo dire che , grammatica a parte, la definizione non mi dispiace.
 
Grazie al collezionismo dilagante oggi si può vendere o comprare qualsiasi cosa e si tengono vere e proprie aste anche per oggetti di valore modesto, specialmente se sono vecchi e in numero limitato.
 
Le cartoline sono indubbiamente un oggetto in via di estinzione e di conseguenza stanno acquistando interesse per i collezionisti che concentrano la loro ricerca sulla specificità dell'oggetto, come età, forma, affrancatura, provenienza, ecc. e ne individuano di conseguenza il valore economico.
 
Personalmente non ho dimestichezza con questo tipo di commercio e sono troppo vecchia per avviare qualsiasi forma di collezione, tuttavia, per una strana coincidenza, proprio poco tempo dopo aver sentito parlare di cartoline "viaggiate", ne ho ritrovate per caso una gran quantità che pensavo di avere buttato da tempo. Si tratta di cartoline indirizzate a me da amici e amiche tra la fine degli anni '50 e '60, di forme e dimensioni diverse, in bianco e nero e a colori.

 
Suppongo che non abbiano alcun valore commerciale, ma è stato un piacere rivederle dopo tanto tempo, osservarle da vicino, risvegliare il ricordo di persone e di esperienze passate.
 
Quelle in bianco e nero sono particolarmente interessanti: alcune rappresentano panorami che restano immutati nel tempo:
 
 
 
 
 
 
 
 
 

altre invece mostrano un mondo completamente cambiato: basta guardare le auto o, più genericamente,  il flusso del traffico nelle località di villeggiatura e nelle grandi città...

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 




e, ad osservarle per bene, anche l'abbigliamento degli ignari personaggi immortalati nel panorama, colloca le immagini in un'epoca ben precisa.



Te li ricordi Dindi quei pantaloni di panno blu che indossavamo per andare a sciare? Altro che impermeabili.... dopo la prima caduta ( e non sarebbe stata la sola) erano già fradici e pesantissimi. E se nel pomeriggio si entrava in un locale ben riscaldato per prendere una bevanda calda, dal panno incominciava ad evaporare l'umidità assorbita, così tutti sapevano che eravamo due schiappe...

Le cartoline a colori, anche se della stessa epoca, sembrano più allegre , specialmente se riproducono  località di  mare, ma abituati come siamo all'alta definizione delle foto moderne, i colori delle cartoline fanno rizzare i capelli in testa.











I grandi monumenti assistono  imperturbabili al trascorrere del tempo; per quanto li riguarda, ad invecchiare sono i fotografi....










ma sono pronta a scommettere che anche in questa sperduta isola dell'Islanda le cose non sono molto cambiate in questi ultimi cinquant'anni.



Scherzo un po' su queste vecchie cartoline "viaggiate", ma non intendo essere irriverente nei loro confronti. So bene che ciascuna di esse ha alle spalle una storia, forse più d'una, so bene che nel loro viaggiare hanno portato con sé pensieri, sentimenti, promesse, speranze.
Sentimentalismi a parte ,se  vi appassionate a questo piccolo o grande business, non dimenticate di dare un'occhiata a ciò che sta scritto sul retro  e liberate la fantasia.

 

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